Sono tornata dalla Lapponia un mese fa e, ora che finalmente ho un po’ di tempo per rivedere le foto, mi rendo conto che ancora non ho realizzato bene di esserci stata veramente! Quella della Lapponia è stata un’idea del tutto casuale. Ma sapevo che era al Nord che volevo trascorrere la mia luna di miele, contrariamente a come fanno tutti. Perché è bellissimo rincorrere l’estate in posti esotici, ma un po’ eravamo stati appena 2 mesi prima a Creta e poi cosa c’è di più romantico di potersi abbracciare e riscaldare a vicenda al polo nord? Quindi dove andare? In Islanda? Avevo già prenotato un viaggio in Islanda a giugno e purtroppo ho dovuto rinunciare all’ultimo momento per questioni di lavoro e poi comunque in Islanda voglio andare in estate con il sole di mezzanotte e voglio poter girare in macchina lungo tutto il ring. In Norvegia? Ci ero già stata tra aprile e maggio e mi aveva rapito il cuore. Effettivamente ho ancora tantissimo da vedere in Norvegia, vorrei andare alle Lofoten e a Nord Kaipp, ma penso sia sempre meglio andarci in estate. E allora ho capito che la Lapponia doveva essere la mia prossima meta.
Questo è l’itinerario che ho scelto.
Perchè andare in Lapponia in inverno
Quando ripenso a questo viaggio le prima cosa che mi viene in mente è l’Aurora che danza nel cielo stellato e poi il sole del nord. Sì, il sole. Perché non è poi così vero che ci sono sei mesi di buio totale come credevo. A dicembre e gennaio il sole non si alza oltre la linea dell’orizzonte, ma questo non vuol dire affatto che sia sempre buio. Durante gran parte della giornata c’è una suggestiva luce bluette e durante l’ora di pranzo ci sono almeno un paio d’ore magnifiche di alba e tramonto fusi insieme, ovviamente se il cielo non è nuvoloso.
Come organizzarsi
Pensavo che la Lapponia in pieno inverno non fosse una meta particolarmente turistica considerando le temperature estreme, invece quando ho iniziato a prenotare gli alloggi (circa un mese prima) ho riscontrato qualche difficoltà perché la scelta era ormai limitata. Sto parlando soprattutto degli hotel a Rovaniemi, capitale della Lapponia, e degli svariati resort con igloo di vetro più a nord di Rovaniemi. Se però non si hanno particolari esigenze non c’è nessun problema ad organizzarsi all’ultimo momento, di strutture ce ne sono tantissime pure nei posti più inaspettati.
In Lapponia ci sono 2 aeroporti principali: Ivalo e Rovaniemi, ma io ho scelto di organizzare il mio viaggio partendo non proprio dalla Lapponia, bensì un po’ più a sud, atterrando il primo gennaio a Oulu dove abbiamo noleggiato direttamente in aeroporto la macchina che ci ha portato all’estremo nord.
Oulu, Kemi e la rompighiaccio Sampo
Oulu è una bellissima cittadina sulla costa ovest della Finlandia. Suo fulcro principale è la piazza del mercato, situata in posizione strategica davanti al mare e costeggiata da tipiche casette in legno che servono da bar, ristoranti e negozi di souvenirs.
Da Oulu siamo poi partiti alla volta di Kemi e del golfo di Botnia dove ci aspetta un pomeriggio a bordo della nave rompighiaccio Sampo. Per me, amante del mare, è davvero emozionante riscoprirlo sotto una veste del tutto sconosciuta. Davanti a me posso vedere solo ghiaccio, tante lastre di ghiaccio e cielo color pesca. Il freddo si fa sentire parecchio e non è facile resistere a lungo sul pontile della nave. Ma il tempo passa in fretta: nel prezzo del biglietto è incluso anche il pranzo (a scelta tra zuppa di salmone o zuppa di renna, e sono davvero molto carini perché dopo aver finito il piatto i camerieri passano nuovamente per ogni tavolo per offrire il bis) e il tour guidato della nave dove la guida ci accompagna nelle stanze dei motori e ci spiega la storia e il funzionamento della nave. Poi arriva il momento tanto atteso: scendere dalla nave e nuotare nel mare gelido dove la Sampo ha appena rotto il ghiaccio. Un po’ titubanti ci infiliamo le tute speciali per galleggiare e ci buttiamo. Non fa paura e non fa freddo con quei tutoni, è solo bellissimo stare stesi in acqua circondati dal ghiaccio e poter osservare l’ultimo bagliore di un favoloso tramonto artico. Il pomeriggio a bordo della Sampo termina e veniamo omaggiati con un diploma per essere stati sulla Icebraker.
Rovaniemi: capitale della Lapponia
Rovaniemi non è esattamente come me l’aspettavo e cioè un tipico paesino pieno di casette rosse, ma è un paesone abbastanza moderno. Però quando arriviamo nevica tanto e le strade principali sono piene di illuminazioni natalizie, l’atmosfera è perfetta! Ceniamo a Ravintola Raka, buon cibo e ambiente rilassato tipico da bistrot.
La prima cosa che mi interessa vedere assolutamente a Rovaniemi è la linea del circolo polare artico. Questa è una vera e propria linea che viene sorretta da alcune colonnine e di sera è molto più facile riconoscerla in quanto viene illuminata di blu. Di giorno invece ha un effetto meno evidente, ma del resto tutto il villaggio è molto più suggestivo di sera. Devo ammettere che in linea di massima il Santa Klaus Village mi ha deluso. È un posto molto carino, ma non è assolutamente magico. È piuttosto il tipico posto turistico dove i souvenir costano un sacco e fare una foto con babbo natale costa 23 euro. È tenero però vedere adulti e bambini scrivere lettere a Babbo Natale e lasciarle nella sua cassetta postale. Ma per il resto è davvero troppo turistico.
La sera vogliamo provare il famoso ristorante Nili, con tipica cucina lappone, ma la fila per potersi sedere è troppo lunga e senza prenotazione è stato impossibile. Abbiamo più fortuna il giorno dopo e il pranzo è stato ottimo!
Escursioni in Lapponia: Icefishing in motoslitta, safari con husky e renne
Ci sono un sacco di compagnie in tutta la Lapponia che offrono escursioni, talvolta sono gli stessi alberghi che le organizzano, ma noi decidiamo di affidarci a Lapland Safaris, soprattutto perchè il loro sito ci sembra molto più facile ed immediato per effettuare le prenotazioni. In ogni caso non c’è bisogno di prenotare le escursioni tanto in anticipo; il consiglio è solo quello di avere bene in mente cosa si vuole fare e prenotare almeno 2-3 giorni prima per essere sicuri di trovare ancora posti disponibili e poi perché spesso le escursioni si devono prenotare almeno 24 h prima.
Il primo giorno a Rovaniemi non fa freddo, la temperatura si aggira intorno ai -20 gradi, ma è sopportabilissima. Alla sede di Lapland Safaris ci attende un pullmann che ci porta in una foresta poco lontana da Rovaniemi e lì ci sono già le slitte pronte per noi. Ci viene spiegato brevemente come guidare una slitta e siamo pronti per partire. Il paesaggio intorno è bellissimo, siamo circondati solo da neve e abeti, sembra di stare in una favola. Sono 5 gli husky che trainano ogni slitta con 2 persone e sono velocissimi! Lungo il tragitto ogni tanto ci dobbiamo fermare perché così gli addetti controllano che ci siamo tutti i partecipanti e che nessuno abbia problemi. Frenare la slitta non è la cosa più facile perché gli husky continuano a tirare con tutta l’energia possibile! Alla fine della corsa ci viene spiegato come funzionano gli allevamenti di husky, come li allenano per la stagione invernale e ci lasciano un po’ di tempo per poter conoscere qualche cagnolino e coccolarlo.
Quella con gli husky è stata un’esperienza davvero stupenda e per il giorno successivo decidiamo di provare a pescare nel ghiaccio sempre nei dintorni di Rovaniemi. Questa volta dietro l’ufficio di Lapland Safaris sono lì, perfettamente in fila, le nostre motoslitte. L’aria è freddissima e lo scenario mozzafiato. Siamo sul fiume ghiacciato al circolo polare artico e il cielo è azzurro con una linea color pesca all’orizzonte. E questo cielo incantato ci accompagna per tutto il nostro tragitto. La foresta è completamente innevata e gli abeti color argento. Il silenzio attorno a noi e il freddo sono intensi. Dopo tanto divertimento sulle motoslitte, arriviamo sul lago dove dovremmo imparare con una trivella a fare un buco nel ghiaccio e tentare la fortuna con una piccola canna da pesca. Ebbene, non è andato proprio così! Innanzitutto, quando ce lo mostra la guida sembra facilissimo, però poi, quando proviamo noi, ci rendiamo conto di quanto spesso e duro sia il ghiaccio. Sicuramente potremmo impegnarci di più, ma il freddo è davvero troppo forte; infatti successivamente scopriamo che ci sono -37 gradi! Fortunatamente le guide accendono un fuoco e tutti ci rifugiamo sotto la capanna per riscaldarci e bere la tipica bevanda lappone, il succo di mirtillo caldo, buonissimo! Il mio viso finalmente inizia a scongelarsi. Sì, a scongelarsi perché in motoslitta a quella temperatura ciglia e sopracciglia e capelli si congelano. Anche il respiro si congela sulla sciarpa! Per non parlare del cellulare! Si è completamente ghiacciato nello zaino ed anche la macchina fotografica non funziona più. Il sole sta per tramontare del tutto ed è il momento di tornare alla base.
Nonostante il freddo estremo questa è stata l’escursione che mi è piaciuta di più. Guidare la motoslitta è molto divertente e il paesaggio è stato incredibile. La mattinata successiva avremmo dovuto fare l’escursione nella fattoria di renne, ma abbiamo bisogno di riposare e rallentare un po’ i ritmi. Così decidiamo di rimandarla di un paio di giorni e di prenotarla nel famosissimo Arctic Resort Kakslauttanen dove trascorriamo una notte. Questa volta l’escursione non è stata bella come credevo – sicuramente abbiamo sbagliato a non prenotarla tramite strutture più specializzate. La slitta viene trainata delle renne ma accompagnate a piedi da una ragazza Sami, il che rende il tutto molto lento e poco divertente. Nonostante questo, trovo interessantissimo parlare con la nostra accompagnatrice e starei ore intorno al fuoco ascoltando come vivevano i Sami, popolo nomade della Lapponia insediatosi fin dall’antichità al nord della Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia. I Sami riuscivano ad affrontare gli inverni polari vivendo nella kota, tipica capanna simile a quelle dei nativi del Nord America, e sopravvivevano con caccia, pesca e allevamento di renne.
Arctic resort Kakslauttanen e igloo di vetro: cosa ne penso
Non potevo andare in Lapponia e non provare a dormire sotto il cielo stellato, con la speranza anche di riuscire a vedere l’aurora boreale. Durante la stagione invernale queste strutture, pur essendo parecchio costose, sono molto richieste. Il consiglio è quindi di prenotarle in anticipo, almeno un paio di mesi prima. Io non ho fatto così e, quando ho iniziato la mia ricerca, le uniche rimaste disponibili erano nella zona di Saariselkä: il Northern Lights Village, di nuovissima costruzione e appena inaugurato, e il famoso resort Kakslauttanen. In realtà in quest’ultimo la disponibilità degli igloo era terminata, decido quindi di prenotare una notte in un costosissimo kelo igloo, cioè uno chalet di legno con igloo di vetro annesso. Non avevo letto recensioni molto positive di Kakslauttanen ed effettivamente non posso fare altro che confermarle. Ma facciamo un po’ di chiarezza.
NORTHERN LIGHTS VILLAGE: Il resort è nuovissimo, inaugurato proprio a fine 2016. È molto più bello di quanto mi aspettassi (le foto sul sito non gli rendono giustizia) ed io ho trascorso lì una notte indimenticabile in quanto l’aurora ha danzato davanti a noi per diverse ore. L’igloo è molto grande e confortevole: ha un ampio salone appena entrati e un letto molto comodo davanti alla vetrata; anche il bagno è abbastanza spazioso. Alcuni aspetti negativi che ho potuto riscontrare legati alla struttura, come la mancanza di wifi negli igloo e la scarsa acqua calda in bagno (insufficiente anche per una breve doccia) non diminuiscono la bellezza della mia permanenza nel resort. Ma il servizio clienti è pessimo. Al nostro arrivo alle 18 veniamo accolti facendoci notare che eravamo in ritardo (non sapevo di dover arrivare ad un orario preciso) e ci chiedono di accomodarci subito per la cena, prima di darci le chiavi e accompagnarci al nostro igloo. Molto scortese e soprattutto molto scomodo non potendo neanche rinfrescarci o cambiarci dopo il viaggio. Tutto lo staff in generale è poco cordiale e sembrano sempre infastiditi quando proviamo a chiedere qualcosa. La cena, inclusa nel prezzo, non è un granchè ed anche la colazione è abbastanza esigua.
ARCTIC RESORT KAKSLAUTTANEN: È stupendo! È un vero e proprio paesino diviso in due villaggi, quello a est, il più antico, e quello a ovest, il più nuovo, dove abbiamo alloggiato noi. È davvero enorme: solo nel villaggio ovest ci sono 3 receptions, il ristorante, la sauna, la casa di Babbo Natale, il negozio di souvenirs, insomma c’è proprio di tutto. Anche qui, la struttura da noi prenotata è stupenda: bagno enorme, sauna, cucina due letti matrimoniali (di cui uno sotto la cupola di vetro), due letti a castello e anche questa è senza wi-fi. Ma anche qui abbiamo le stesse difficoltà con lo staff. Innanzitutto perdiamo un sacco di tempo a capire qual è la nostra reception di riferimento (dovuto al fatto che i kelo-glass igloo e la relativa reception sono di recente costruzione e ancora non è ben chiaro dove indirizzare i clienti) e, una volta arrivati a quella giusta, scopriamo che dobbiamo attendere ancora un paio d’ore perchè il nostro igloo non è pronto (alle 13.30). Nell’attesa decidiamo di andare a visitare Inari e di tornare al resort per la cena da prenotare in anticipo, entro le 14.00. Quando torniamo l’Aurora è ben visibile nel cielo, ma da subito ci rendiamo conto della differenza con il Northern Lights Village: contrariamente a quest’ultimo infatti, Kakslauttanen è troppo illuminato e, anche se l’Aurora è intensa, è difficile poterla godere appieno. Abbandoniamo l’Aurora per andare a cena. Il ristorante è molto grande e accogliente, ma l’esperienza ci ha deluso tantissimo. Il cibo è discreto, ma il servizio pessimo. Ordiniamo il vino, ma ci arriva quasi a fine cena; il dolce arriva mezz’ora dopo, con le scuse della cameriera che ci spiega che sono arrivati due gruppi e che doveva servire prima loro. Quando chiediamo il conto (solo per le bevande, in quanto la cena è inclusa nel prezzo) abbiamo molti problemi perchè nei database dei camerieri non c’è traccia del nostro kelo-glass igloo e pertanto non possono fare lo scontrino. Dopo un’altra mezz’ora riescono a rimediare e ci portano il conto, ma ci tocca aspettare un’altra mezz’ora perchè, pur passando tanti camerieri, nessuno viene a ritirare i nostri soldi. Troppo stanchi per l’attesa, decidiamo di pagare direttamente in cassa, ma anche lì veniamo ignorati per altri 10 minuti, finchè decidiamo di andarcene. Riusciamo a pagare il conto solo il giorno dopo al momento del check out. Tornati in stanza, l’Aurora non è più visibile e il cielo molto coperto. Pensiamo di rilassarci un po’ nella sauna, che secondo le istruzioni si dovrebbe scaldare in mezz’ora, ma dopo un paio d’ore è solo timidamente tiepida e allora torniamo a letto continuando a scrutare il cielo, dove si scorgono luci verdi leggerissime. Il check out il giorno dopo è alle 10 e anche per quello c’è da attendere perchè alla reception non troviamo nessuno. Al momento del check-out chiediamo di prenotare l’escursione con le renne per le 12 del giorno stesso e, apparentemente, anche se sei stato cliente e anche se l’escursione ovviamente va pagata a parte, non è chiaro se sia possibile farla, dal momento che stai facendo il check out. Dopo svariate telefonate, ci concedono eccezionalmente di prenotare l’escursione che, in ogni caso, è stata deludente.
In conclusione: pernottare in un igloo di vetro rientrava nella mia bucket-list e sono felicissima di aver fatto questa esperienza, soprattutto considerando la fortuna di aver trovato notti limpide e di aver potuto ammirare l’aurora sfavillante nel cielo; ma non lo farei una seconda volta. Il costo decisamente troppo elevato non corrisponde assolutamente al servizio che ci si aspetta e tutto sommato non ne vale la pena.
Aurora boreale
La Lapponia è una delle località migliori dove poter ammirare l’Aurora Boreale. Secondo le statistiche le luci del nord sono visibili fino all’80% delle notti in Lapponia. Ma purtroppo tantissime volte questo bellissimo spettacolo non è visibile perchè il cielo è nuvoloso. Noi abbiamo tentato la fortuna per due sere a Rovaniemi. L’attività dell’Aurora era abbastanza forte (potete di volta in volta controllare sul sito Aurora Forecast le previsioni orarie dell’Aurora) e siamo riusciti a vederla la prima sera dalle rive del fiume ghiacciato alle spalle dell’Arktikum e la seconda sera dalla cima della collina dove si trova lo Sky Hotel. Il cielo però è un po’ velato e seppur contenti di averla vista per la prima volta, sappiamo che non è al massimo della sua bellezza. Ma poi abbiamo molta più fortuna a Saariselkä, al Northern Lights Village. Quando arriviamo nel nostro igloo non vediamo l’ora di toglierci di dosso tutti quei vestiti tecnici che indossavamo dalla mattina anche perché all’interno dell’igloo ci sono 23°. Giusto il tempo di spogliarci, alziamo lo sguardo ed eccola lì! Meravigliosa! Non importa se fuori ci sono – 40°, io mi rivesto immediatamente e corro fuori. Che emozione! Il cielo è limpidissimo e lei danza brillantissima e per un sacco di tempo! Non sono assolutamente capace, né ho l’attrezzatura necessaria per fare foto decenti all’aurora, ma d’altronde dopo che scatti qualche foto non ti interessa più. Vuoi solo stare lì, con il naso all’insù a goderti quel momento. Ormai congelata torno nell’igloo e dall’interno lo spettacolo non è meno bello, anzi. Davvero non ha prezzo stare lì, in mezzo alla foresta, poter ammirare uno degli spettacoli più belli della natura e poterlo fare stesi nel letto al caldo! È una nottata stupenda ed è davvero difficile addormentarsi con le luci del Nord proprio lì, sopra di noi.
To be continued…
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